Sant’Antonio torna a casa, con importanti novitÃ
Il 2022 è pronto a riconsegnare ai nocesi lo storico culto di Sant’Antonio. Quest’anno per la festa del prossimo 13 giugno si torna presso “la casa” del santo di Padova, dopo un biennio di celebrazioni passato in Chiesa Madre per il rispetto delle norme sul distanziamento. Un segnale di ritorno alla normalità per la comunità, visto che l’ultima celebrazione nella Chiesa del Carmine del santo anticamente anche patrono del nostro comune risale al 2019, quando i festeggiamenti coincisero con l’anno giubilare concesso da Papa Francesco in occasione dei 400 anni dalla costruzione della chiesetta (1619-2019).
Nel giorno della Festa, in programma Messe mattutine e serali con la tradizionale benedizione dei panini. Si tratta di un passo importante per la Confraternita dell’Addolorata che cura l’organizzazione della celebrazione, come dichiarato dallo stesso presidente Emilio Mastropasqua: Per noi il ritorno alla celebrazione tradizionale significa tornare a valorizzare la Chiesa del Carmine, che nei due anni precedenti abbiamo trascurato per necessità. Tornare qui, dove Sant’Antonio è sempre stato festeggiato, significa tornare a rispettare le tradizioni.
Ma non è tutto, perché dopo le celebrazioni di Sant’Antonio è in arrivo un’altra importante novità: il completamento del restauro della cantoria e dell’organo partito nel settembre del 2019. Ai nocesi sarà restituito uno strumento musicale risalente a fine ‘800 e l’unico nel nostro comune ad essere ancora collocato nella sua cantoria, quel balconcino ligneo posto al di sopra del portale di ingresso, dove in passato era prevista la presenza dei cantori. Dichiara Mastropasqua: Non riusciremo ad inaugurarli a giugno, ma ci riusciremo sicuramente in occasione delle celebrazioni in onore della Madonna del Carmine, titolare della Chiesa, con un concerto realizzato con l’organo restaurato nella sua parte meccanica che consentirà ai fedeli di riapprezzarne la melodia.